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Visite guidate a Napoli

Si trova in Italia \ Campania

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Napoli, una città che travolge, dal fascino del lungomare con il maestoso Vesuvio che imcombe, fino al centro storico ricco di vita e di bellezza.
Luogo di incontro tra i vari popoli sin dall'anticihità, l'ha segnata nel profondo, divenendo così una culla della cultura. Basta perdersi per le sue strade, ricca di tesori architettonici e artistici, per rendersene conto. La magia di Napoli è unica, dalla cucina ai mille svaghi e stimoli di ogni genere, una città dove è impossibile annoiarsi.  
 

Colori e sapori dei Quartieri Spagnoli
Ogni grande città ha un quartiere che lo contraddistingue – Bagaria per Palermo, Navigli per Milano, Trastevere per Roma, il Bronx per New York – e anche Napoli ha i suoi “Quartieri”, abbreviazione che sta per Quartieri Spagnoli. Si tratta di una parte storica della città costituita da tre quartieri differenti ( San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario) sorti intorno al XVI secolo per ospitare appunto le truppe spagnole e che nel corso del tempo è rimasta immune alle successive trasformazioni della città racchiudendo e custodendo al suo interno un nucleo di rilevanza storico e artistica della città. E’ tra questi vicoli che ancora si riesce a cogliere la veracità partenopea: un misto di tradizione, storia, stile di vita tra sacro e profano. Per chi vuole avere un’immagine a 360 gradi dei Quartieri Spagnoli si può affidare all’associazione culturale Insolitaguida che organizza una passeggiata narrata dal titolo inequivocabile “Quartieri Spagnoli: tra colori e sapori”.
Un percorso di circa due ore all’interno di una delle zone più caratteristiche di Napoli che porterà alla scoperta di luoghi unici, espressioni d’arte opposte quali l’edicole votive, simbolo della devozione popolare, e i murales artistici, simbolo del riscatto sociale. Obbligatoria la tappa al murales di Maradona, che rappresenta il legame e l'affetto indissolubile che la città nutre per uno dei campioni più grandi della storia del calcio, e a Vico Totò, un vicoletto pieno di murales dedicato ai film e alla vita del grande artista. Ad incorniciare il tutto ci pensano le particolari lampade installate ai vari angoli delle strade dal famoso architetto-designer Dalisi trasformando i Quartieri Spagnoli in un museo a cielo aperto.
Non mancheranno aneddoti e curiosità relativi al quartiere come ad esempio il tifo petecchiale e la cultura del “vascio”, tipica abitazione napoletana.


Il Cuore di SpaccaNapoli

Partenza ore 10.00 e incontro presso la storica pasticceria Scaturchio in piazza San Domenico Maggiore 19 , dove si inizierà con un classico della tradizione partenopea: un caffè, che vi farà esclamare le famose 3 "C", e una calda e fregrante sfogliatella, riccia o frolla sarà la sorte a decidere.
Immediatamente dopo, ci si immergerà nel cuore pulsante della città, Spaccanapoli, il decumano più famoso di Napoli. Si risalirà attraverso una delle vie più iconiche, ovvero San Gregorio Armeno e all’interno di una delle sue botteghe si viaggerà attraverso gli occhi di uno dei suoi più noti artigiani alla scoperta di un mestiere antichissimo ma vivo ancora tutt’oggi. Si proseguirà con la visita all'interno della Chiesa di San Gregorio Armeno, per i napoletani conosciuta come di Santa Patrizia, esempio eccellente del barocco napoletano.
In seguito si salirà verso San Lorenzo Maggiore, chiesa in cui si dice sia avvenuta un’incoronazione, una consacrazione, una sepoltura segreta e persino un amore proibito.
E dopo aver svelato alcuni dei segreti e misteri si percorrerà via dei Tribunali verso la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco per scoprire il culto delle anime pezzentelle.
Il tour termina davanti al Campanile della Pietrasanta, il più antico della città.



La Certosa di San Martino
Un luogo isolato lontano dalla vivacissima vita cittadina della Napoli medievale fu scelto da un gruppo di uomini chiamati certosini per condurre una vita di preghiera e silenzioso lavoro: una scelta radicale ma che finì per intrecciarsi con le vicende della travagliata vita politica di Napoli tra gli angioini, gli aragonesi e la pesante dominazione vicereale spagnola. Di questo periodo storico la Certosa porta con sé i segni indelebili di alcune delle stagioni culturali e artistiche che videro Napoli protagonista assoluta.
Con noi hai la possibilità di ammirare le due stagioni più importanti del Barocco napoletano con i magnifici affreschi del Cavalier d’Arpino, gli intarsi marmorei di Cosimo Fanzago, le tele di Belisario Corenzio e Jusepe de Ribera. Ma la Certosa di San Martino da più parti considerato uno scrigno del Barocco contiene al suo interno alcune delle collezioni più importanti di arte seicentesca e ottocentesca italiana oltre a due carrozze magnificamente conservate e uno dei più bei presepi napoletani, il presepe Cuciniello



Giacomo Leopardi, l'altra faccia del poeta triste

La città di Napoli, vuoi per l’atmosfera che si respira vuoi per la il clima mite e per la specialità dei cittadini, è stata musa ispiratrice e residenza di numerosissimi personaggi illustri della storia e della letteratura italiana. Uno tra questi è il poeta Giacomo Leopardi che trascorse proprio qui gli ultimi anni della sua vita, ove tra l’altro sono conservati i suoi resti.
Una passeggiata incentrata sui luoghi collegati al periodo in cui il poeta cui visse a Napoli, ossia dal 1833 fino al 1837, anno della sua morte.
Un altro modo “insolito” di riscoprire Napoli, la città che lui definisce " la dolcezza del clima, le bellezze della città e l'indole amabile e benevola degli abitanti mi riescono assai piacevoli", ripercorrendo i bar, le piazze da lui frequentati.
Un modo “insolito” anche di conoscere Giacomo Leopardi nel periodo “partenopeo” che lungi dall’essere il “solito” pessimista viene riscoperto come persona ironica ed eclettica; cogliere, quindi, questo suo lato romantico e allegro emerso proprio grazie al popolo napoletano, con cui aveva un rapporto di odio e amore.
Ci si inoltrerà, quindi, nella zona tra il Corso Vittorio Emanuele e Via Toledo passando per i quartieri spagnoli alla ricerca dei bar dove il Leopardi era solito sedersi all'esterno e consumare gelati, di cui era un grande estimatore, e il Caffè Trinacria, ritrovo di letterati e intellettuali come Alexandre Dumas.
Si parlerà della sua passione per il cibo, l'improvvisa passione per le donne e dell’ ambiguo rapporto con il suo amico Ranieri. E per finire i partecipanti al tour rimarranno “con il dolce in bocca” assaporando una delle delizie napoletane tanto amate dal poeta.


Passeggiando con il commissario Ricciardi

Un nuovo itinerario in cui la storia viene affiancata alla fantasia. Infatti il tour sarà dedicato al periodo fascista a Napoli utilizzando, però, come filo conduttore un famoso personaggio di fantasia: il commissario Ricciardi.
Attraverso un percorso che tocca luoghi ed edifici, collegati al personaggio nato dalla penna del napoletanissimo Maurizio De Giovanni, da un lato verrà fatta rivivere la storia e l’architettura del ventennio e dall’altro si racconterà, attraverso letture, parte di una delle appassionanti indagini del Commissario Ricciardi, dando così modo di mettere in rilievo la figura del famoso “uomo senza cappello”, nonché quella dei personaggi e delle realtà che lo circondano. Non mancheranno curiosità e aneddoti legati ai luoghi collegati al tour, come ad esempio si parlerà del teatro dei Fiorentini, che ebbe la fortuna di accogliere i "de Filippo" alle loro prime armi, o ancora di quello strano palazzo con la forma di un'iperbole.
Tappa finale del tour visto dagli occhi di Luigi Alfredo Ricciardi, è il "caffè" di tutti i napoletani, il Gambrinus, secondo ufficio del Commissario.


L'Anticaglia: alla scoperta del decumano perduto

Una passeggiata narrate dedicata alla visita del Decumano Superiore, ovvero il tracciato che segnava il confine settentrionale del centro Antico di Napoli: uno degli itinerari più evocativi, ma stranamente anche più trascurato dell’antica Napoli; percorso di grande interesse per l’abbondante presenza di testimonianze di un illustre e soprattutto movimentato passato. Attraverso queste strade sarà possibile immergersi nel passato di Napoli rivivendo i resti di quattro epoche differenti: greco-romana, medioevale, rinascimentale e barocca.
Prima tappa di questo insolito percorso è il punto più alto del centro antico di Napoli: la chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, dove un meraviglioso restauro ha reso possibile la convivenza del passato con il presente.
Si prosegue attraversando una zona ricca di fabbriche religiose e soprattutto ricca di storie e curiosità che aspettano solo di essere raccontate, come i regali donati da alcune suore al portiere di Palazzo Reale per ottenere dei favori  o la particolare leggenda del serpente Anguone; né mancheranno gli aneddoti a tema amoroso come quello che riguarda il poeta Sannazzaro, o curiosità legate al vicoletto spogliamorti!
Altra chicca che si incontrerà durante il percorso è una scala particolare, un vero gioiello, con scalini molto bassi e pavimentati in mattoni e ciglio in piperno, realizzati per permettere a quanti abitavano il palazzo di giungere direttamente agli appartamenti in groppa ai cavalli.
 La passeggiata prosegue per la zona propriamente detta dell’Anticaglia dove scopriremo gli aspetti più nascosti ed intriganti di questo angolo di Napoli, nucleo primigenio e di massima importanza nel tessuto della Neapolis, fino ad arrivare nella casa dove visse Torquato Tasso.
D’obbligo la visita alla chiesa di Regina Coeli, perla del rinascimento e barocco napoletano con il suo singolare campanile ottagonale, unico nel suo genere.