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Eventi a Milano - Teatro Carcano

Si trova in Italia \ Lombardia

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TEATRO CARCANO

l corso di Porta Romana, per lunghi secoli centro dell’eleganza cittadina, luogo prescelto per cerimonie trionfali e liete feste, alla fine del ‘700 vide diminuita la sua importanza, perché in altra zona della città a Porta Orientale, fiorivano nuovi quartieri prescelti per la residenza e i convegni dei nobili. Tuttavia il Piermarini, ancora negli ultimi anni del secolo, incaricato di sistemare il corso, provvide a restaurare le case, intervenne sulle decorazioni architettoniche con gusto personale, ordinò il miglioramento del suolo stradale, che venne selciato a nuovo e listato di trottatoi di granito sui quali sfrecciavano (si diceva a quel tempo) i cocchi spesso spinti a velocità smodate. In questa cornice, tanto diversa da quella attuale, nel 1801 la Società teatrale della Casa Carcano decise di trovar spazio per un nuovo grande teatro. L’area era quella dell’ex convento di San Lazzaro, acquistata da Giuseppe Carcano – discendente di una nobile famiglia e amante delle arti – che già nel 1797 nel proprio palazzo (situato nell’odierna via Francesco Sforza) aveva aperto un teatrino privato, uno spazio resosi presto insufficiente ad accogliere il folto pubblico che lo frequentava.
Da settembre 2014 il Carcano ha visto insediati come direttori artistici Sergio Fantoni e Fioravante Cozzaglio. Dopo la morte di Fantoni nell’aprile 2020 e le dimissioni di Cozzaglio nel maggio 2021, da giugno 2021 la gestione è stata assunta dal Gruppo Sosia & Pistoia e dal manager Carlo Gavaudan che ha portato Lella Costa e Serena Sinigaglia alla direzione artistica e Mariangela Pitturru come responsabile della programmazione e del coordinamento artistico.


Coppia aperta quasi spalancata

di Dario Fo, Franca Rame

con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno

regia Renato Sarti


Dario Fo e Franca Rame hanno scritto “Coppia aperta, quasi spalancata” in un periodo in cui l’Italia, grazie ai movimenti di contestazione e soprattutto al contributo di quello femminista, subiva grandi mutamenti: venivano approvate fra l’altro le leggi sul divorzio, sull’aborto e sull’annullamento del delitto d’onore. Sono passati quarant’anni ma il loro testo è tutt’altro che superato.

La regia di Renato Sarti sa valorizzare i sincronismi perfetti di una macchina teatrale che prevede, fin dalla scrittura, il coinvolgimento del pubblico e che, in un susseguirsi continuo di dialoghi serrati, situazioni ai limiti del paradosso e colpi di scena tragicamente comici, parla delle dinamiche sentimentali presenti nelle coppie oggi come ieri. Lo spettacolo denuncia l’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini “sempre arrazzati” e soprattutto pronti a menar le mani, e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come Antonia, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate.