Calabria Sconosciuta
Giorno 1: ARRIVO/ALTOMONTE
Arrivo e trasferimento al Castello in Altomonte. Welcome drink e sistemazione in camera area Agriturismo: subito dopo sarà possibile iniziare a scoprire le meraviglie della tenuta del Castello: vigneti pregiati, frutteti, il maneggio e tanto verde e silenzio ed atmosfera d’altri tempi in totale relax. In serata, cena tipica con prodotti a Km zero al Castello. Rientro in camera e pernottamento.
Giorno 2: Borgo di ALTOMONTE
Ricca colazione in Hotel, e trasferimento (non incl.) ad Altomonte: dichiarato dall’associazione nazionale, “uno dei borghi più belli d’Italia”- Appuntamento con la guida locale nella piazza Campanella: una storia millenaria, che risale al I sec. d. C., desunta dai resti di una villa romana, la cui presenza conferma un abitato verso il fiume Esaro, menzionato con il nome di Balbia da Plinio il Vecchio nella sua Historia Naturalis. La storia seguente di Altomonte narra di antichissime radici fenicie, dove i vini pregiati che avevano attirato i romani, apprezzati anche oggigiorno, sarebbero poi stati ignorati dai monaci basiliani dediti all’ascetismo. Il borgo è segnato dalla persistenza del rito greco e dall’impianto urbanistico di derivazione araba, fatto di vicoli ciechi, strade e stradine che s’incrociano e si annullano come in una casba. Con la sua muraglia di case, balconi e ruggini, Altomonte cerca di conservare la bellezza aristocratica e austera che ne fa uno dei centri artistici più importanti della regione. La visita inizia al Castello di origine normanna (XII secolo): ampliato e restaurato più volte dai vari feudatari che si sono succeduti, ha mantenuto abbastanza l’impianto originario e oggi ospita un albergo. Da piazza Coppolasi imbocca via Paladino e si arriva in piazza Tommaso Campanella, dove sorge la chiesa di Santa Maria della Consolazione con l’attiguo Convento domenicano che oggi ospita il Museo Civico. La chiesa, è impreziosita da capolavori dell’arte lapidea, come il magnifico portale, il grande rosone composto da archetti disposti a ruota e l’elegante bifora della massiccia torre campanaria. Su tutto aleggia uno spirito francese, frutto delle suggestioni percepite in Provenza da Filippo Sangineto. Un meraviglioso melange senza tempo. Sulla stessa piazza si affaccia palazzo Pancaro (XVI secolo), una delle più antiche dimore gentilizie. Lasciata la piazza, si raggiunge per via Paladino la casa-torre dei Pallotta di origine normanna, sempre nei dintorni della chiesa della Consolazione. Scendendo si arriva a piazza Balbia, che nel medioevo era il balium, luogo delle assemblee pubbliche, il cui slargo ospita la chiesa di San Giacomo Apostolo, di probabile origine bizantina e con interno barocco. Da piazza Balbia continuando per le stradine tortuose del centro storico si arriva in piazza San Francesco di Paola su cui si affaccia l’omonima chiesa con l’attiguo complesso monastico, ora sede del Municipio, al cui interno si ammira un bel chiostro settecentesco. La visita si conclude a palazzo Giacobini, sede dell’antico ospedale. Terminato il Tour, si procede per p.zza Campanella, sede del Museo Civico di Altomonte, edificato tra il 1342 e il 1440 per volontà di Covella Ruffo Sanseverino, e documenta attraverso diverse sale espositive: Medioevale, Domenicana - Quadreria, Sculture, Argenti, Paramenti e Lapidario - lo svolgersi di un importante capitolo della storia di Altomonte, del mecenatismo dei suoi feudatari Filippo Sangineto e Covella Ruffo Sanseverino e dell'Ordine religioso dei Domenicani. Al termine, trasferimento presso un agriturismo della zona, per un pranzo a base di prodotti tipici: a seconda della stagione, sarà possibile gustare le paste fatte in casa, le minestre a base di verdure e legumi, la mischiglia, composta da nove erbe spontanee cotte insieme, e i secondi a base di carne. Inoltre le cicerchie, raro legume che sta tra i ceci e i lupini, i zafarani cruschi, peperoni essiccati al sole e saltati nell’olio bollente e i dolci, come quelli al miele di tradizione araba. Per concludere in bellezza l’immersione nella storia e nelle tradizioni del posto, lungo la via del ritorno, sosta presso una storica fabbrica di liquori, per una visita delle lavorazioni, ed una degustazione di liquori tipici con sapori unici ed inimitabili. Rientro in Hotel, cena (non incl) e pernottamento.
Giorno 3: ALTOMONTE/SIBARI/ROSSANO
Colazione in Hotel e partenza per il Parco Archeologico di Sibari, uno dei più estesi di tutto il vecchio continente, ed inizio visita. Nel sito sono sovrapposte nel tempo 3 delle più ricche e importanti città della Magna Grecia: fu prima centro degli Enotri, nell'Età del Ferro. I Greci poi fondarono Sybaris, centro commerciale in cui transitavano le merci provenienti dall'Asia Minore. La sorte di Sibari fu segnata dalla guerra contro Crotone, che culminò con la battaglia del Traente (510 a.C.) che la distrusse. e allagato dalla deviazione del fiume Crati. I sopravvissuti fondarono, nel 444 a.C., la nuova colonia di Turi, sullo stesso sito, progettata dal famoso architetto Ippodamo di Mileto. Nel 194 a.C. la città fu fondata nuovamente come colonia romana, col nome di Copiae, che fu poi cambiato nuovamente in Thurii. Continuò a essere importante fino al Medioevo, quando fu definitivamente abbandonata. Dopo una passeggiata lungo i “cardi”
ed i “decumani” (le vie cittadine) trasferimento per visita presso il Museo Della Sibaritide, dove sono conservati i reperti della zona. Al termine della visita, trasferimento a Rossano Scalo, dove sarà possibile visitare il “Museo della Liquirizia” Amarelli, e degustare le tipiche specialità prodotte. Già intorno al 1500 la famiglia Amarelli commercializzava i rami sotterranei di una pianta: la liquirizia, dal nome scientifico di Glycyrrhiza Glabra, cioè radice dolce. Nel 1731, nasce il primo impianto proto-industriale, detto “concio”, per l’estrazione del succo dalle radici di questa benefica pianta. Nascono cosi le liquirizie, nere, brillanti, seducenti, per i piaceri di una vita sana e naturale. Nell’antico palazzo sede dell’azienda, si può visitare il Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli” che ha ottenuto nel Novembre 2001, il “Premio Guggenheim Impresa & Cultura”. In cucina la liquirizia viene utilizzata sia per i dolci che per i piatti salati, durante il pranzo potrete assaggiare voi stessi come questa pianta si sposi bene con i pasti. Prima di lasciare il museo, degustazione dei prodotti a base di liquirizia. Trasferimento per il pranzo, a base di prodotti tipici locali, in un agriturismo della zona. Al termine del pranzo, trasferimento a Rossano Calabro, uno dei più significativi centri della civiltà bizantina in Calabria per le innumerevoli vestigia d’arte e architettura bizantina, Si tratta di un luogo affascinante, in un territorio ricco di contrasti (si pensi alle aspre montagne selvagge cui si contrappongono i dolci litorali dalla sabbia finissima), dalle antiche origini. Rossano, fu fondata dagli Enotri più di tremila anni fa; in seguito, il borgo subì dominazioni romana, bizantina, normanna e spagnola. Nel corso della visita, è possibile visitare numerosi luoghi di interesse storico e culturale, a partire dalla splendida Cattedrale di Maria Santissima Achiropita (che custodisce il misterioso quadro della Madonna), eretta intorno all’anno mille. Accanto si scorge la Torre Normanna di Sant’Angelo, con i suoi bastioni a diamante, baluardo difensivo contro le incursioni navali. L’Oratorio San Marco, che risale all’epoca bizantina, con pianta a croce greca con cinque cupole, di evidente influsso orientale. Infine, visita al Museo Diocesano che custodisce il più prezioso dei reperti storici di Rossano, il Codex Purpureus Rossanensis, risalente al VI secolo: un libro liturgico UNICO AL MONDO, miniato sul Nuovo Testamento, che è stato inserito nel patrimonio UNESCO. Al termine della visita, rientro in hotel, cena (non inclusa) e pernottamento.
Giorno 4: ALTOMONTE/COSENZA/COSTA DEGLI DEI (Zona Tropea)
Ricca colazione in Hotel, e partenza alla volta della Costa degli Dei. Lungo il percorso, sosta a Cosenza. Incontro con la guida e visita della città a partire dalla Cosenza Antica, fra piazzette e borghi medievali, con passeggiata a partire da Piazza XV Marzo, dove si trovano alcuni degli edifici più caratteristici della città: il Teatro Rendano, Palazzo del Governo, l’Accademia Cosentina e Il Palazzo Pompeo Sersale. Da qui, si percorrerà Corso Telesio, ammirando i palazzi e respirando l’odore di antico proveniente dalle caratteristiche botteghe artigiane. Si giungerà presto al Duomo, che nel 2011 è stato dichiarato Patrimonio della Cultura dall’ Unesco. Proseguendo, si arriverà alla famosa Piazza Valdesi, dove il Ponte Mario Martire separa la città antica da quella moderna. Sosta nel cuore della “Cosenza Vecchia”, a ridosso della confluenza fra i due fiumi (Il Crati ed il Busento), nel punto in cui la leggenda narra essere stato sepolto il Re dei Goti Alarico, insieme al suo immenso tesoro, e dove inizia la giornata di visita della città. In uno dei ristoranti tipici, si pranza a base di piatti tipici della tradizione locale, servizi da uno chef-narrante che racconta gli usi, costumi, tradizioni e svela i segreti della cucina cosentina. Conosciuta come la piccola Atene della Calabria, Cosenza fu fondata nel IV secolo a.C. dai Bruzi, la città si trova alla confluenza di due fiumi, il Crati e Il Busento ed è protetta da sette colline e dalle montagne dell’Altopiano Silano. Al termine del pranzo, Da qui si prosegue verso la “Città nuova”, sino a Piazza dei Bruzi, dove inizia il MAB, il Museo all’Aperto Bilotti. Un susseguirsi di opere d’arte, Dalì, Cascella, Manzu, Modigliani, e tanti altri, lungo il corso pedonale Mazzini, tutte fruibili gratuitamente, nell’unico museo a cielo aperto d’Italia. Al termine della visita guidata, all’arrivo nella nuova Piazza Bilotti, degustazione del tipico gelato artigianale, con gusti insoliti e naturali, frutto di ricerca tradizionale e sapiente innovazione. Si riprende il percorso verso Sud: arrivo nell’agriturismo sulla Costa degli Dei. All’arrivo, check in hotel, e sistemazione in camera: subito dopo sarà possibile iniziare a scoprire le meraviglie del di litorale calabrese, intervallato da rocce frastagliate, pittoresche baie e un mare splendido. È anche chiamata “la Costa Bella” proprio perché è considerata una delle zone più belle del Sud Italia, da cui fra l’altro si gode una splendida vista sulle isole Eolie. Dopo una passeggiata fra le pinete o sul lungomare, rientro in hotel per cena presso il ristorante dell’hotel. Pernottamento.
Giorno 5: COSTA DEGLI DEI/PIZZO CALABRO
Ricca colazione in Hotel, e trasferimento (non incl.) a Pizzo Calabro. La passeggiata inizia con la visita, dell’antico “Castello di Pizzo”, detto anche il “Castello Murat”: il nome deriva da Gioacchino Murat, Re di Napoli, che a Pizzo cercava di riconquistare il suo regno ed invece, proprio nel castello, vi trovò la morte. Egli, arrivato dalla Corsica per riconquistare il regno di Napoli, fu imprigionato e condannato a morte il 13/10/1815, per aver cercato di sollevare un moto popolare contro Ferdinando IV di Borbone. Al termine della visita, all’uscita dal Castello, ritorno nel centro storico di Pizzo Calabro: si arriva in prossimità della “piazzetta di Pizzo”, detto “u ‘spunduni” che offre un panorama mozzafiato sul golfo, con una meravigliosa veduta sino a Tropea. delle Eolie, nelle giornate limpide ammirare il comignolo fumante del vulcano. Inizio passeggiata attraverso il centro storico con i tipici vicoletti e piazza della Repubblica, e l’immancabile Duomo di San Giorgio Martire, luogo di culto in cui è stato sepolto proprio Re Gioacchino Murat. Pausa pranzo in una trattoria locale a base di prodotti tipici. Dopo pranzo, trasferimento alla scoperta di una delle eccellenze calabresi: il tartufo di Pizzo. Il Tartufo di Pizzo è un gelato artigianale, di forma semisferica, fatto di nocciola e cioccolato, con un cuore di cioccolato fondente che ha la caratteristica di sciogliersi prima del gelato e di formare una densa crema nera. La superficie esterna è ricoperta con cacao amaro. Viene prodotto solo in queste zone della Calabria ed è riconosciuto come uno dei prodotti tipici calabresi più rinomati in Italia ed in Europa. In uno dei bar con produzione artigianale nel centro del borgo, si potrà assistere alla realizzazione del famosissimo gelato, apprendere manualità e i segreti dei maestri gelatai locali, e degustare il Tartufo, comodamente seduti come dei Reali, di fronte al mare del golfo, nella storica piazzetta di Pizzo. Tempo libero e rientro in hotel per cena (non incl)
e pernottamento.
Giorno 6: COSTA DEGLI DEI/Borgo di TROPEA
Ricca colazione in Hotel, e trasferimento a Tropea: incontro con la guida nel luogo indicato, per una entusiasmante visita della “Perla del Tirreno”. Inizio della passeggiata nel centro storico partendo da Porta Nuova, La storia colloca la nascita di Tropea in concomitanza della sconfitta di Cesare Ottaviano da parte di Sesto Pompeo; la leggenda narra invece, che a fondare la cittadina sia stato Ercole. In tutti i casi, il suo centro storico ha una rara bellezza, e giunge sino al terrazzo a picco sul mare, dal quale si ammira l'antico santuario benedettino di Santa Maria dell'Isola del 1’ sec. A.C., posto su una collina unita alla terraferma da un lembo di terra. Attraverso C.so V. Emanuele, si giunge in Via Glorizio, dove sorge l’antico Palazzo Toraldo. Si prosegue per Piazza Ercole, dove si possono ammirare le chiese di S.ta Caterina e S. Giuseppe , e l’edificio storico del PontErcole, l’antico parlamento nobiliare di Tropea. Camminando a pochi metri si giunge alla Cattedrale Maria Santissima di Romania, il Duomo di costruzione normanna. Nel corso della passeggiata, si passerà attraverso i punti di belvedere: Largo villetta; Largo Migliarese, l’affaccio dei Sospiri (detto anche affaccio Raf Vallone) con la famosa veduta su Santa Maria dell’Isola; detto anche Isolabella, Il santuario è di proprietà dell’abbazia di Montecassino, e da circa 1.000 anni domina il mare e la marina con la spiaggia ai suoi piedi. Tempo libero per acquistare nei tipici negozi, i prodotti locali, le ceramiche e i tipici abiti Tropeani. Al termine trasferimento in trattoria locale per un pranzo a base di prodotti tipici. Nel pomeriggio trasferimento a San Nicolò di Ricadi, per una visita in azienda di locale di trasformazione di prodotti tipici e della famosa “Cipolla di Tropea”. Nel corso dell’incontro, saranno illustrate oltre alle fasi di produzione e lavorazione, le caratteristiche organolettiche del prodotto, e le modalità di conservazione e di uso. La cipolla rossa di Tropea è il nome dato alla cipolla rossa coltivata in questa bellissima area della Calabria, conosciuta per lo più per lo splendido mare, ma che offre tantissime eccellenze gastronomiche tra le più famose della regione. È composta da più strati di polpa bianca circondata dai caratteristici involucri rossi ed è coltivata in queste terre da più di 1500 anni, importata, si narra, addirittura dai Fenici. Al termine della lezione, degustazione di assaggi a base del prezioso prodotto locale, dalle tartine alla marmellata. Rientro in
agriturismo, cena (non incl) e pernottamento.
Giorno 7: SPILINGA/CAPO VATICANO/S.ta DOMENICA
Ricca colazione in Hotel, e trasferimento a Spilinga, per una visita dell’antica “Spelunga” (dal greco “Spelaion-ghe” ossia terra ricca di grotte). Cittadina conosciuta principalmente per il suo prodotto tipico, dal sapore particolare e l’intenso profumo, l’inimitabile ‘nduja, ma che nasconde altri tesori. Qui a Spilinga si trova la Grotta della Madonna delle Fonti, immersa nel verde e in un’atmosfera magica, quasi mistica. Accanto alla cappella mariana, scavata nella roccia, ci sono una fonte e una piscina, al cui centro si erge la statua della Madonna. Tutto intorno vi sono altre grotte, quasi tutte naturali, testimonianza della storia di Spilinga e della presenza basiliana e di romiti eremitici nella nostra Calabria. A pochi km da Spilinga i segni della storia si ritrovano nella chiesetta di San Michele circondata da un antico acquedotto ottocentesco ad archi, in pietra da taglio, che richiama gli antichi acquedotti romani. Al termine della visita storico-culturale, trasferimento presso un’azienda che da oltre 40 anni produce e lavora il fantastico salume tipico; si assisterà alla scelta delle materie prime, ed alla preparazione del prodotto secondo le antiche tecniche della tradizione. La visita si conclude con una “piccante” degustazione. La ‘Nduja è un salume cremoso, facilmente spalmabile, prodotto con le parti grasse del maiale (pancetta, guanciale), con l’aggiunta di peperoncino piccante calabrese e sale. Si consuma generalmente spalmato sul pane tostato, chiamato “pitta”, ma anche sulla pasta e, secondo un detto popolare, si attribuiscono alla ‘Nduja poteri afrodisiaci, consigliati spesso al posto di famosi prodotti farmaceutici. Sosta pranzo presso un ristorante locale, a base di piatti tipici calabresi e soprattutto di ‘Nduja. Nel pomeriggio, trasferimento (non incl) a Capo Vaticano. All’arrivo, uno spettacolo di acque limpidissime, spiaggette candide e appartate e un susseguirsi di panorami mozzafiato che si affacciano su di un mare dalle più intense sfumature: siamo di fronte ad uno dei gioielli più preziosi della Calabria. Rocce imponenti che si stagliano sul mare, scenari incontaminati ricoperti di una vegetazione ricca di specie rare ed affascinanti, fondali popolosi e viste panoramiche che si estendono a perdita d'occhio fino alla Sicilia e le Isole Eolie la rendono una meta da vedere almeno una volta nella vita. Una invidiabile posizione geografica con una storia dai risvolti mitologici, dove un oracolo offriva responsi alle richieste dei marinai che dovevano prendere il mare. Ripresi dallo spettacolo mozzafiato. Si rientra verso Santa Domenica di Ricadi, famosa per le sue spiagge meravigliose, ma anche per il suo antico borgo da visitare, situato su una collinetta, alla cui sommità si staglia la Chiesa dedicata a Santa Domenica. Al termine, rientro in Hotel e pernottamento.
Giorno 8: PARTENZA/COSTA DEGLI DEI (Zona Tropea)
Ricca colazione in Hotel, e tempo libero per passeggiata sul lungomare o shopping. Fine servizi.
Per motivi organizzativi, l'itinerario può essere modificato o invertito senza preavviso. In ogni caso sono garantite tutte le visite e le escursioni menzionate nell'itinerario.Le cene durante il circuito potranno svolgersi in hotel come in un ristorante locale convenzionato.